Kit di conversione Bimoz in fallimento: molti parlano di frode

Nel 2018, nel nostro primo numero di Bike, abbiamo richiamato l'attenzione sul kit di conversione Bimoz. Secondo Roland Eschler, all'epoca responsabile del marketing e poi direttore dell'azienda, la consegna del nuovo kit di conversione, con il quale i clienti potevano facilmente trasformare la loro bicicletta in una e-bike, era prevista per maggio 2018. Ma a quanto pare non se ne fece nulla. Questo è ancora più sorprendente perché all'epoca si parlava di dover generare $165.000 dalla piattaforma indiegogo.com per poter iniziare. Di fatto, però, ad oggi hanno generato 1.553.460,00 franchi svizzeri tramite indiegogo.com. Dopo che i prototipi erano già stati presentati in video prima della pubblicazione del 2018, la produzione poteva davvero essere solo una questione di soldi, che avevano ricevuto. Perché non è mai stato consegnato? È mai stato prodotto?

Numerosi resoconti dei media e video su YouTube, ancora oggi online, hanno dimostrato in modo impressionante il funzionamento del nuovo motore, con il quale una bicicletta può essere trasformata in una e-bike. Ai consumatori e agli investitori è stato chiaramente suggerito che l'unità avrebbe funzionato e che l'investimento in questo sistema era credibile e sensato. Ora, ovviamente, molti si vedono truffati, perché ad oggi, almeno secondo gli investitori, nessun pezzo è mai stato consegnato da Bimoz.

Azienda in fallimento dal 2020
Il 20.04.2020, la società responsabile, "Z Institute AG", è stata sciolta dal Tribunale commerciale di Zurigo. Il fallimento è stato riaperto con sentenza del 24.11.2020, motivo per cui è attualmente in corso una procedura fallimentare sommaria presso il Tribunale di Horgen. Che fine hanno fatto tutti quei soldi? L'hanno effettivamente messo in produzione e dove sono i prodotti, o si sono semplicemente messi in tasca i soldi? Alla luce di queste evidenze, è comprensibile che molti investitori che hanno diligentemente versato denaro qui siano infastiditi e parlino di frode. La piattaforma indiegogo.com è anche oggetto di critiche massicce da parte degli investitori perché, secondo questi ultimi, non fa nulla per proteggere gli investitori. La valutazione della piattaforma indiegogo.com su ch.trustpilot.com è pertanto negativa con 1,1 stelle su 5. Giacomo Carcangiu, direttore tecnico di Bimoz, si trova in Italia, secondo l'estratto del registro delle imprese di Zurigo. Inoltre, è ancora presente come direttore tecnico nell'azienda inglese Vancor vancor.uk.com. Vancor Ltd è coinvolta in quattro società che non hanno un sito web, una delle quali è Z Institute AG. Inoltre, Giacomo Carcangiu ricoprirà la carica di CEO delle società GCC e Nurtech UK Ltd. Roland Eschler ha lasciato le società Z Institute AG e Suisse Solar AG alla fine del 2019. È curioso che nel consiglio di amministrazione di Suisse Solar AG sia nominato l'italiano Armin Pörnbacher, con sede a Dubai, fondatore della società inglese Vancor, di cui Giacomo Carcangiu è direttore tecnico. Una grande rete con persone che risiedono tutte all'estero e che probabilmente non devono temere di essere perseguite dalla giustizia svizzera. Non siamo riusciti a contattare i responsabili! L'intera faccenda puzza di frode organizzata.